Stipendi da 3.100 a 6.200 euro netti al mese. Viaggio, vitto e alloggio pagati e in più la possibilità di imparare l’inglese al termine di un’esperienza indimenticabile.
Non stiamo parlando del lavoro che tutti sognano, ma di un impiego che nessuno vuol fare. Quello del pescatore di salmoni in Alaska, dove un’azienda “disperata” (la scarsità di dipendenti ha causato il crollo del fatturato del 70% nell’ultimo anno) è a caccia di addetti in tutto il mondo.
In Italia la ricerca è stata affidata alla Randstad, un’agenzia di lavoro interinale, e si svolge nelle filiali di Torino, Napoli, Bari e Catania. I posti disponibili sono in tutto 1.380. E’ previsto un contratto di 3 mesi (da giugno ad agosto) e per partecipare alle selezioni non è richiesta nessuna esperienza. Tutti si possono candidare se godono di buona salute, hanno un’età fra i 20 e i 45 anni e la fedina penale pulita.
Poco a che vedere, insomma, con i soliti annunci di lavoro dove le aziende richiedono esperienze pluriennali, master e ottima conoscenza dell’inglese. Qui succede il contrario. L’avventura fra i ghiacciai dell’Alaska, oltre che garantire stipendi da manager, offre la possibilità di imparare la lingua, indispensabile per il futuro professionale.
Dietro le retribuzioni da capogiro, come spesso accade, non ci sono solenni fregature o sfruttamenti. L’impiego è assolutamente serio e sicuro. Il contratto prevede 8 ore di lavoro dalle 8 alle 17. Varie le mansioni: si va dalla pesca al salmone alla pulizia, fino all’inscatolamento del pesce. Tutte attività che si svolgono sui barconi a soli 50 metri dalla riva e per le quali non occorre essere pescatori provetti. Ma soltanto avere voglia di lavorare perchè con un corso di una settimana si acquisirà la giusta preparazione.
La sera, poi, la vita continua nel piccolo paese (Kenai) dove gli assunti andranno a vivere (alloggeranno in camere singole con bagno o matrimoniali se si tratta di una coppia). Qui potranno socializzare con la popolazione locale composta da circa 3000 unità e perfezionare l’inglese. Di certo le occasioni per spendere non saranno molte. Un motivo in più per ritornare a casa con un bel gruzzoletto e con un’esperienza di vita davvero irripetibile.
Quando partiamo? C’è poco da scherzare io ci sto facendo un pensierino sul serio. Ditemi la vostra (soprattutto Prophecy che vuole andare in America)
Non è tutto oro ciò che luccica…
Per tre mesi già solo il viaggio in Alaska sarebbe una bella esperienza.
Il problema è avere a che fare con Randstad, una body rental come un’altra del resto.
Tra salmoni e P****** saprei cosa scegliere………
L’unico guadagno che ci vedo è l’inglese!!!!!!!
Non so se avete visto ma ne hanno parlato ora al tg3
Io un pensierino ce lo faccio…..anche se fino a settembre sono con le mani legate…. magari penso alle selezioni per l’anno prossimo 🙂
scusa Abdul, mi sai dire cosa dicevano di questo annuncio sulla pesca dei salmoni su rai tre??