Faletti anti open source

Vito Catozzo dice:

Io invece penso che l’open source sia il sistema migliore per precipitare nella barbarie. Certe cose vengono fatte perchè esiste un’industria che le produce e investe senza un ritorno economico. Senza un editore, Hemingway non sarebbe stato scoperto

Oddio le barbarie noooo! Le barbarie nooo!

Personalmente ho letto il primo libro di Faletti e non lo ho trovato male (a parte il vizio di parecchi autori italiani di localizzare una storia all’estero per rendere il proprio operato più “esportabile”).
Queste frasi dimostrano come troppa gente parli spesso a vanvera.

abdul

Abdul Alhazared, a.k.a. Al Azif, ha circa 1000 anni e gironzola su vari piani dell'esistenza. Dopo aver scritto il Necronomicon si è dedicato alla tecnologia e alla scienza, muovendosi di tanto in tanto in Europa.

7 pensieri su “Faletti anti open source

  1. Ci sono autori ed autori.

    Ci sono autori che ci hanno le vocine che gli srotolano le storie nella testa. Che raccontano per vocazione e scrivono per bisogno fisico. Ci sono autori che “vengono scoperti” e continuano a vomitare per anni roba che personalmente ritengono orribile e ne ottengono dei compensi che non ritengono meritati.

    E poi ci sono quelli che si fanno il mazzo. Quelli a cui scrivere non viene naturale. Quelli che hanno bisogno di aggiungere solide basi di verosimiglianza alla loro storia per chiamarla storia. Quelli che si devono fare l’orrenda l’autostrada per ventimiglia (e se vengono da Asti, magari anche la nefanda A6) avanti ed indietro come delle molle per andare a rompere le scatole a dei sonnecchianti funzionari della surete publique monegasque. Quelli che, insomma, sputano sangue.

    Chi sputa sangue, se lo fa pagare.

  2. >Quelli che si devono fare l’orrenda >l’autostrada per ventimiglia (e se >vengono da Asti, magari anche la >nefanda A6) avanti ed indietro come >delle molle per andare a rompere le >scatole a dei sonnecchianti >funzionari della surete publique >monegasque.
    Chi ti ha detto che faceva avanti e indietro da Monaco, scusa?

  3. Nessuno. Anche se era alloggiato all’hotel du casino ritengo comunque ci abbia sputato il sangue.

    Il che non implica che io condivida il suo punto di vista, ovviamente.

    Anche perche’ di quelli “che si sbattono,” ce ne sono due categorie: i riusciti ed i non riusciti. I secondi di solito sono a favore dei commons.

    Rimane in grigio la categoria dei “riusciti, ma potrei aver fatto di meglio.” Bravi, a volte geniali, ma per una serie di motivi rilegati in nicchie. Questi si arroccano di solito sul diritto d’autore, perdendo l’occasione di farsi quel po’ di pubblicita’ positiva che li aiuterebbe ad allargare la base di pubblico.

  4. Penso che se raccogliessimo tutti i commenti di Mario de Roma aka Zingus in questo blog e li pubblicassimo, non solo non faremmo un euro, ma provocheremmo un ondata di suicidi. Chissà, magari sarebbe un bene per l’umanità…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto