Questa Top ten di cose disgustose mi ha fatto riflettere un po’ su come l’alimentazione varia a seconda delle diverse usanze/religioni/risorse ambientali.
Posso ancora capire gli insetti, ma i chicchi di caffe rigurgitati dalla donnola proprio no.
Ciò che è tabù per un indiano potrebbe essere una normale usanza per un australiano e viceversa.
Di cose disgustose da mangiare ce ne sono tante, personalmente mi fanno schifo le rane, le lumache di terra (quelle di mare piccole, un po’ meno) ed il burro di renna, che potete trovare all’IKEA.
Apicio,nel De re coquinaria, ci insegna come cucinare tassi, gru e pappagalli.
Del resto per rimanere sul territorio nazionale, rammento che in Sardegna è una prelibatezza il casu marzu o gompagadu o becciu, ovvero il formaggio marcio, detto anche coi grilli.
I grilli salterini in realtà sono le larve del moscerino del formaggio che si nutrono del pecorino, diminuendo la percentuale di grasso all’interno sulla forma stessa, rendendo il formaggio molle e gocciolante. Per fortuna si trova solo al mercato nero.
I pastori sardi tengono per se le parti migliori del maiale al forno, ovvero occhio, orecchio e grugno.
In Puglia si fa cuocere nelle braci la carogna di un animale per qualche giorno. Quel che rimane della bestia mezza decomposta è una leccornia. Per le iene e avvoltoi credo…
In Veneto vendono la grappa con la vipera, idea simile a quella della larva nel Mezcal.
I Vicentini non sono detti “magnagatti” per niente, in tempo di guerra chi trovava un micio lo infilava dritto dritto nella ghiacciaia. Magari qualche anziano ancora pensa di essere in guerra.
Ma spostiamoci in oriente
In Cina, i cani migliori vengono allevati in casa, li sai che sono stati tirati su con cibo naturale, mica col Chappi da allevamento!
Prelibatezza sembrano essere gli occhi di gatto, da succhiare come le ostriche.
Se siete fortunati in qualche cineseria della vostra città potrete trovare le uova di cent’anni. Non avranno magari un secolo ma sono uova sode blu con il tuorlo verde. Ne ho assagiata una una volta, sembrava Didò.
Se avete visto Old Boy saprete come si mangiano i polpi vivi in Corea. Altrimenti riguardatevi questo filmato e occhio a non strozzarvi.
Negli USA in una steck-house in Arizona ho mangiato il serpente a sonagli fritto. Lo servono insieme ad una salsa agrodolce. Il sapore è passabile ma è più gommoso di una rotella di liquorizia.
A Chinatown vendevano rospi in una tinozza di fronte al negozio, erano vivi ma con le zampe spezzate, affinchè non saltassero fuori.
Nel Messico friggono il cactus/yucca e fanno il gelato al chili.
Gli eschimesi si mangiano il grasso di foca freddo, noi mangiamo il lardo di Colonnata o Arnad.
A ciascuno il suo.
Se volete fare qualche acquisto eccovi un luogo di squisitezze ed un altro negozio tailandese.
Buon appetito.
Ti sei dimenticato giusto il sanguinaccio di Val d’Aosta, simpatica salamella fatta di carne di maiale pucciata nel sangue di porco, che con mia somma sorpresa, ho scoperto schifa molti alla sola idea. Dato che l’ho assaggiato sin da piccolo, la cosa non mi è mai passata per la mente.
Perché mi ricordi PARO PARO una rubrica che la Clerici aveva tenuto qualche tempo fa alla Prova del cuoco? SEI LA CLERICI?
Io conosco il sanguinaccio di maiale “standarda” ovvero sangue di maiale insaccato con spezie e pinoli che si mangia bollito.
Purtroppo mi sono perso quella puntata di “La prova del cuoco”, meno male che si sei tu a seguirlo sempre
Anche se a Sago manca il prosperoso davanzale e i riccioletti biondi……
Un’altra cosa che fa schifo a molti è il pate d’oca (per me una prelibatezza).
In compenso, per me, il pesce potrebbe restarsene tranquillamente sotto il suo specchio blu……che non ne sentirei assolutamente la mancanza