Da oggi il mio scrittore preferito è Paulo Coelho.
Filibustiere di se stesso, come si rappresenta ironicamente in una foto, con bandana e benda sull’occhio, accanto al link malandrino, Coelho, 60 anni, è la firma che ogni editore vorrebbe, con una dote di decine di milioni di lettori (paganti) in tutto il mondo e 100 milioni di copie vendute, regolarmente, nelle librerie. La sbarazzina inclinazione a invitare i lettori nelle biblioteche gratuite online è, per lui, una forma di coerenza: «Ho sempre pensato che, quando cominci a scrivere, la tua massima aspirazione è di essere letto. Non puoi cambiare poi all’improvviso idea e diventare un taccagno».