Facebook è ancora merda

Dopo gli elogi dello scorso anno per questa Social Network, torno a parlarne dopo un po’ test.
Sembra che la moda italiana del momento sia infatti farsi i cacchi degli altri e scrivere cose inutili e senza senso.
Innanzi tutto diciamo che la rete italiana è leggermente cresciuta e che il sito è stato localizzato in molte lingue.

Alcune osservazioni

  • mi sono stupito di scoprire che alcune persone che conosco da anni a loro volta si conoscevano da anni
  • i tuoi colleghi cazzeggiano molto di più di quello che pensi
  • la chat integrata fa schifo.
  • gruppi nella maggior parte inutili e ridondanti
  • gente che richiede la tua amicizia e quando la vedi per la strada neanche ti saluta
  • persone che ti taggano (pubblicano una tua foto col tuo nome) senza manco chiederti il permesso
  • i quiz che si dividono in due categorie quelli inventati da idioti e quelli copiati da qualche pagina sulla rete. Lo scopo è lo stesso per entrambi: + passa parola + adsense (anche con qualche losco trabocchetto nell’interfaccia)
  • posso nascondere il mio profilo pubblico, ma l’amico di un mio amico può vedere le foto che pubblico e i commenti che lascio sulle bacheche altrui?!?
  • quelli che dovrebbero postare su R’Lieh, mentre cazzeggiano su Facebook verranno severamente puniti

Nel complesso, diciamo che passato l’entusiasmo della fase di discovery di persone conosciute, lo si può utilizzare come bacheca distribuita (eventi, feste, quant’altro). Ancor meglio se si utilizza la sua funzione migliore: non aprire mai il sito e leggere le notifiche via mail.
Per una rete sociale seria meglio LinkedIn, dove almeno si bada un po’ di più privacy. Continuiamo ad essere un gradino sopra a MySpace, due sopra a Badoo (patria di vacconi e truzzetti). Speriamo quindi che affondi come ha fatto in parte Orkut, invaso da vagonate di viados Brasiliani.

abdul

Abdul Alhazared, a.k.a. Al Azif, ha circa 1000 anni e gironzola su vari piani dell'esistenza. Dopo aver scritto il Necronomicon si è dedicato alla tecnologia e alla scienza, muovendosi di tanto in tanto in Europa.

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