Siamo alla fine dell’anno ed e’ l’ora di tirare le somme su quello che e’ stato l’argomento di discussione piu’ “caldo” su RLIEH
Premetto che sono lungi dal creare inutili battibecchi (come dimostrero’ lungo questa discussione).
Parto usando come spunto questo articolo .
Nell’articolo si dice che un programma disponibile sullo store di Android in Cina nasconde un malware che installa e disintalla altre Apps rubando anche i dati sensibili dal cellulare. Nulla di nuovissimo, se non fosse che il malware usa l’obfuscation per nascondere i suoi loschi traffici, il che lo rende molto piu’ duro da identificare e debellare. Oltre a questo leggo nell’articolo che:
Earlier this month, security vendor AdaptiveMobile reported that mobile malware infections had grown 33 percent year-over-year. Google’s Android platform saw the greatest rise, 400 percent, in targeted exploits, though Android’s infection rate remained low compared to older platforms
mentre:
Apple’s approach of curating the App Store, though derided by some as “closed,” has thus far proved successful at preventing iOS devices from having a live virus problem. The iPhone maker employs a strict vetting process for iOS apps before approving them for the App Store.
Android e’ un’ambiente aperto e questo e’ il suo grande pregio. Chiunque puo’ contribuire a innovare il sistema. Ho avuto il piacere di provare android e certe idee (come le gestures sulla tastiera) sono davvero notevoli, senza contare la mole industriale di applocazioni utilissime, gratuite e supportate da sviluppatori capaci.
D’altro canto nel mondo ci sono brave persone e figli di puttana, quindi e’ normale che in un ambiente aperto (o “pubblico” se mi passate il termine) ci siano i furbastri che cercano di fregare la gente. Un po’ come all’autogrill trovi i tizi che giocano alle tre carte. Sta a te starne alla larga, ed e’ colpa tua se non sei scaltro abbastanza per non farti infinocchiare.
La Apple invece ha un’ambiente chiuso ma sicuro. Per quanto il sistema funzioni bene e sia stabile mostra tutte le sue limitazioni quando vedi cosa puo’ fare un iPhone jailbreakkato. Una su tutte la fottuta possibilita’ di disattivare wifi, traffico dati, gps, 3G, bluetooth da un unico menu. E’ come essere in una caserma: non ci trovi i giocatori di treccarte ma non trovi nemmeno il Camogli o un caffe’ macchiato, se il generale decide che non vanno venduti
Cosa e’ meglio quindi? Un ambiente aperto e per persone piu’ scaltre o uno chiuso a provs di bimbiminchia? (e notare che non ho detto PER bimbiminchia). C’e’ da dire anche che un ambiente chiuso permette una maggiore penetrazione del prodotto tra le masse riducendo i rischi di sicurezza al minimo. Lo so che sarebbe bello se solo chi ci acchiappa di computer usasse i computer ma la rete e’ quella che e’ ora perche’ molti “non addetti ai lavori” hanno potuto dare il loro contributo. Ad esempio quanti blogger di spinoza sono informatici? Non molti penso. E penso che senza Spinoza internet sarebbe un posto piu’ triste. Quindi non sottovalutiamo la possibilita’ di far usare uno smartphone a piu’ gente possibile con il minor rischio possibile.
Cosa auspico per il futuro? Un sistema come quello di Apple in cui c’e’ un controllore (mi spiace in una societa’ civile l’anarchia non puo’ funzionare, ci vogliono delle regole per la convivenza) che controlla la bonta’ delle applicazioni, ma che poi permette di innovare il sistema come Google dando accesso alle librerie del sistema operativo. Magari dedicando un particolare e piu’ stretto controllo nel caso di utilizzo di queste librerie.
Attendo commenti, e ne approfitto per augurare buon anno a tutti, anche al nostro cofondatore e al suo appello che condivido e apprezzo al 100%
Condivido la tua analisi. Penso anche che una via di mezzo possa esistere, con un appstore/marketplace sicuro e con regole certe, ma con la possibilità, per gli stupidi o gli sgamati, di smanettare a volontà.
Non mi piace per nulla il fatto che su iOS è la Apple che decide a quali contenuti posso accedere. Apple non si è limitata a rigettare applicazioni pericolose, ma ha portato avanti anche una censura abbastanza arbitraria sui contenuti, senza regole chiare e senza garanzie che queste regole non possano cambiare in futuro.
Chiaramente anch'io supporto l'appello: lunga vita a R'Lieh.
Ripeto quanto dissi al tempo.. a ogni persona il suo: non consiglierei a mio padre un android ma un iphone se ma volese qualcosa di simile – non mi sognerei mai di prendere un iphone SE avessi la possibiltià di prendere un Android (col che non dico che l'iPhone mi fa schifo e lo rifuggo come la morte).
Ma più generalmente (e anche questo in passato l'avevo detto), trovo normale che col "computerizzarsi" dei cellulari, si vada verso degli inghippi tipici dei computer.. virus, trojan, spam, e quant'altro. E' inevitabile, altrimenti rimangono solo giochini.
D'altronde se ci pensate rispetto al passato la gente si è molto informatizzata.. un tempo eravamo nerd solo POSSEDEVAMO un pc. Ora QUASI chiunque che ha un pc sa almeno in teoria cosa è un antivirus.
Io personalmente ritengo che la strada giusta magari non è quella di Android, ma DI SICURO non è quella Apple. Una strada stile "windows/microsoft" sarebbe forse la più capace di penetrare il pubblico medio. E mi aspetto che come è logico che sia, anche se lentamente, l'utenza media cresca e maturi la capacità di usare con accortezza la tecnologia che impara ad usare.
Ottimista? Meno di quanto sembri, ma per quanto lenta, l'evoluzione dell'utente è inevitabile e naturale.
Concordo appieno con rincewind: un market dove butti dentro di tutto come quello di android è assai spiacevole, ma le limitazioni completamente arbitrarie imposte da apple sono ben oltre la linea del sopportabile.
Un market controllato abbinato alla possibilità di fare il che vuoi se proprio ci tieni, sembrerebbe la soluzione più evidente.
Anche io sono d'accordo con rincewind. Tra l'altro la cosa che dice è già implementabile su Android, basterebbe che qualcuno si pigliasse la sbatta di mantenerlo, questo appstore controllato…