Era dai tempi del primo Bio Hazard per Playstation e ancor prima da Alone in the dark che non trovavo un gioco talmente emozionante (leggi, da farti cagare nelle mutande).
Questa avventura in prima persona vi mette nei panni di un omino dentro un castello, alla ricerca della memoria perduta e di una terribile storia da scoprire. Oltre ai vari puzzle con gli oggetti del gioco parliamo dell’incontro con le creature che abitano la casa.
Dato che non si hanno armi l’unica cosa che si può fare è scappare oppure nascondersi dentro un armadio. Altrimenti potreste fare una brutta fine e persono impazzire.
Muri che grondano sangue alla Eternal Darkness. Mostri invisibili che fanno sciaff sciaff nell’acqua e prima o poi vi prendono etc etc
Dylan Dog 300 (Ritratto di famiglia)
Una cifra tonda a colori, come di consueto, Era un po’ che non leggevo numeri di Dylan Dog ed ho trovato questa storia particolarmente strutturata male, finale banale e troppi personaggi alla rinfusa. Ma Sclavi non le legge più le bozze dei suoi adepti?
The Sylvian Experiment (Kyofu)
Pellicola giapponese che mi ha un po’ deluso. Trama: un gruppo di ragazzi dopo avere tentato il suicidio si risveglia in una oscura clinica dove vengono effettuati esperimenti sul cervello. La sorella di una di questi ragazzi si mette in cerca della scomparsa con l’aiuto della polizia e dei suoi ricordi di bambina.
Sostanzialmentem, sebbene sia degli stessi autori di Ring-u, mi ha deluso perchè di spunti interessanti ce ne erano a bizzeffe, oltre al fatto che per una volta non si parla di spiriti incazzosi giapponesi (a-la-Ring oppure a-la-Ju-on appunto).
Update: mi erano rimasti in canna tre film con tematica buio e cagarsi-sotto-nell’oscurità . Il primo è The Tunnel, film indipendente girato nelle fogne di Sidney con 4 soldi. La cosa interessante è che potete gustarvelo aggratise da Internet (o meglio fino a poco tempo fa c’era il torrent della version hd in rete).
Abbiamo poi Vaninshing on 7th Street una sorta di film fine del mondo con gli spiriti.
L’ultimo film “leggermente” migliore rispetto ai precedenti è ESP (Grave Encounters), un finto reportage in stile Blair Witch Project, in cui un gruppo televisivo si chiude una notte in un manicomio abbandonato per riprendere presenze oscure.