Continuiamo col tema del post precedente in questa lunga estate calda.
Evoluzione del porno, analizzando l’aspetto estetico di un sito a caso: www.sex.com
1996 |
2000 |
2005 |
2011 |
2012 |
A colpo d’occhio, tolti i mirabolanti anni ’90 pieni di gif animate, wordart e sfondi anti-epilettici troviamo che
- una volta i siti sozzi prima dell’accesso ti avvertivano del tema trattato
- primi anni 2000, uso delle tabelle a schifo, in un primo tempo banner orizzontali e poi piccole thumbnail quadrate
- fine anni 2000 uso pesante di trasparenze ed abbondanza di template prefatti
- oggi (metà 2012) allineamento grafico con altri siti/reti sociali in auge al momento, attualmente Pinterest.com
- ritorno alle gif animate, questa volta in alta risoluzione
Ah, il template di Pinterest/Sex.com è quello che ho ribattezzato “Template Parquet” per la sua struttura a rettangoli verticali shiftati sulle ordinate.
Seconda cosa che mi ha colpito ultimamente.
Fino a circa un anno fa credo, appena compariva un poco di nudità in una foto su Facebook, la falce censoria colpiva senza pietà cancellando la foto.
Oggi trovo gruppi aperti che lasciano veramente poco alla fantasia:
- SMagazine (rivista recentemente nadita dalla Germania, per le sue foto a tema forte)
- Ironcat TV
- Playboy Argentina 1
- Playboy Argentina 2
Quello italiano, conserva una parvenza di pudicizia…
Per quanto riguarda il resto, come sottolineato da Mario De Roma aka Zingus, la maggior parte del
soft/hardcoresi trova principalmente sulle gallerie Tumblr
Infine articolo tecnico interessante che analizza in termini di requisiti di risorse il mondo dello streaming video.