Lost in Iceland

Premessa

Sognavo di visitare l’Islanda sin dal 1991, dopo essermi appassionato a questo paese scrivendo una ricerca per la scuola.

Jökulsárlón
Jökulsárlón, il lago ghiacciato

Con gli anni ho raccolto informazioni, visto foto, conosciuto persone che l’avevano visitata e ne erano rimasti totalmente affascinati. Da tutto ciò nel tempo si è sedimentata l’idea di volere vivere interamente e non meramente visitare questa lontana isola dell’atlantico come un comune turista.

Per questo motivo mi sono iscritto ad un programma di volontariato internazionale, che raccoglie partecipanti da tutto il mondo e che offre la possibilità di entrare in contatto con le realtà locali.

Ho vissuto due settimane lavorando a stretto contatto con gli islandesi, iniziando a capire questo strano popolo diverso dai comuni europei, soprattutto dagli stessi scandinavi.

La vita

Sebbene siano un po’ chiusi gli islandesi sono abbastanza gioviali. Hanno una strana gestione della privacy, vedi le finestre aperte che danno sulla strada. Per due settimane non abbiamo chiuso a chiave la porta di casa perchè non ce ne era bisogno.

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La peculiare privacy degli islandesi

Non c’è immigrazione se non temporanea, per lo più da centro ed est europa.

Traffico nella capitale

Aspetta 5 minuti, se il tempo non ti piace“, “Quel che non ti uccide ti fortifica“, queste e altre frasi che spiegano quale possa essere la filosofia di vita degli islandesi creatasi in secoli e secoli di eruzioni, inondazioni e terremoti. Ogni notte l’isola cambia e cresce: ogni tanto come nel 1973 di fronte a Vestmannaeyjar, dopo una forte eruzione può anche spuntare una nuova isola.

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Leggere il Grapevine, e Vendur.is  il sito delle previsioni del tempo (e delle aurore boreali) del resto si trova connessione ovunque.

Trasporti

Per girare in Islanda l’unica opzione è l’automobile. Per motivi evidenti non esiste una ferrovia e l’altro mezzo di trasporto è l’aereo, da Reykiavik esiste anche un aeroporto per voli locali. Affittare una auto però è una spesa non trascurabile, però il carburante si attesta su cifre passabili. Tra l’altro il carburante si paga comprando schede prepagate da 3000-5000-10000 krona (dai 20 euro in su). Beh si può anche andare in barca se vi va.

Il cibo ed i locali

L’islanda è cara su alcuni prodotti o servizi: affitto auto come dicevo e per il vestiario (non che ci siano tante opzioni o IceWear oppure 66North). Ma per il cibo si assesta sulla media europea: una cena sui 25-3o euro a testa per fare un esempio.

Gli alcolici vengono venduti esclusivamente presso store dedicati VinBudin

Gli orari dei negozi e dei locali sono particolari: dalle 10 di mattino alle 18 di sera, il che è abbastanza frustrante se vi alzate presto la mattina. Altra nota che mi ha fatto innervosire la prima sera a Reykjavik: dopo le 22 le cucine dei locali chiudono e non troverete nemmeno una patatina o una oliva neanche se pregate. Nel weekend le cose cambiano un pochino ma non aspettatevi after hour all’europea.

In Islanda si producono vini, birra e superalcolici molto validi. In particolare col Brennivin si accompagna lo squalo marcio detto Hakarl, un piatto peculiare.

Hakarl
Hakarl e altre delizie

Nota speciale per dolci e gelati, gli islandesi sono ghiotti di cioccolata, gelato e Skyr, lo yogurt locale.

Il paesaggio e i luoghi “turistici”

Il panorama quando ci si sposta di posto in posto è abbastanza “lunare”, spazi sconfinati di sabbia vulcanica, campi di grano ed erba, montagne fumanti ricche di cascate (ce ne sono una infinità) e questo solo nel centro sud. A nord si trovano i fiordi, ad Est i vulcani (tra i 130 disponibili).

La cosa che colpisce è che ad esempio una cascata può essere vista da punti di vista diversi: in un bosco con grotta basaltica, tipo Niagara, con grotta e passaggio interno etc etc

Svartifoss
Svartifoss

Stesso discorso vale per le spiagge, come Dyrhólaey nera di sabbia vulcanica, piena di rocce e collinette ventose.

Dyrhólaey
Dyrhólaey

Geysir, è sia il famoso sbuffo di vapore di 10000 anni sia una piccola località.

Blue Lagoon una enorme piscina termale all’aperto, dotata di bar acquatico, sauna e trattamenti sempre all’aperto. Rimane a circa 40 minuti da Reykyavik e vale la visita.

Nota sulla religione: nel 1000 ci fu una conversione imposta. In realtà i capi tribù locali decisero di passare alla religione cristiana tenendo i loro idoli pagani di nascosto. La caduta degli dei (o cascata). Tenete conto che qua nascono le Saghe dei vichinghi e tutte la storia di Odino, Thor, Loki l’albero della vita etc etc.

Questa recensione subirà qualche aggiornamento e/o correzione, nel frattempo ho postato un po’ di foto su:

abdul

Abdul Alhazared, a.k.a. Al Azif, ha circa 1000 anni e gironzola su vari piani dell'esistenza. Dopo aver scritto il Necronomicon si è dedicato alla tecnologia e alla scienza, muovendosi di tanto in tanto in Europa.

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