Day One, unboxing confezione in metallo, installazione (30minuti circa sulla PS4 ahimè) e poi via si torna nell’era postnucleare… o quasi.
Prime impressioni dopo un paio di ore di gioco:
- all’inizio sembra che l’innovazione grafica della next-gen non si noti, ma la cosa cambia pian piano che si inizia ad esplorare il territorio e gli edifici. La cura per alcuni particolari a del maniacale. Alla Bethesda penso che lavorino dei feticisti del metallo
- il gameplay, lo SPAV si mantengono sulle meccaniche di Fallout 3
- usare il PipBoy da un dispositivo mobile (nel mio caso lo smartphone) è una delle trovate più intelligenti per un gioco di ruolo dai tempi di… al momento non lo so
Per ora è tutto, ho già trovato il cane, un fucile congelatore alla Duke Nukem, una armatura nucleare ed una minigun. Ed è solo l’inizio…
Update
Dopo circa un mese e mezzo di gioco intensivo ho portato a termine le missioni principali e buona parte delle secondarie. Posso confermare una cosa: questo gioco è immenso, sia dal punto di vista delle cose da fare che dai posti (ma soprattutto gli edifici) da esplorare.
- Innanzi tutto le città, o meglio dire, i paesini che si trovano nella mappa si sviluppano anche in altezza. Passare di tetto in tetto oppure saltare giù da un dirigibile in volo è una esperienza nuova per il mondo di Fallout.
- Le missioni autogenerate (in particolare quelle dei Minutemen) sono abbastanza ripetive, in compenso alcune quest uniche sono delle chicche che varrebbero capitoli separati (una fra tutte: il sottomarino comunista)
- i companions sono 13, con alcuni di essi potrete portare avanti delle relazioni e questo vi servirà a sbloccare abilità uniche
- le armi sono TROPPE (non le ho neanche viste tutte, figuriamoci modificarle)
- i finali e la storia principale rispetto al terzo capitolo danno soddisfazione