Scatti dall’oriente

Lo scorso Novembre sono partito per il Giappone, carico di domande su questa nazione di cui, avrei scoperto soltanto in viaggio, non sapevo praticamente nulla. Sono tornato dopo due settimane con ben poche risposte, ma un numero ancora superiore di domande ed un sacco di pensieri non sono ancora certo di aver digerito.

Per non dimenticarmene nel frattempo, ho fotografato e fotografato senza ritegno. Spargo ora una manciata di queste foto qua, per imperitura memoria.

Cominciamo con le lingue straniere ed i cartelli.

Easy

Molto gentilmente, il Giappone è pieno di cartelli in inglese, cinese, coreano ed altre lingue straniere. Spesso mescolate.

Semplice confusione fra due lingue.
Semplice confusione fra due lingue.
L'intenzione è buona, il risultato sa un po' di soluzione finale.
L’intenzione è buona, il risultato sa un po’ di soluzione finale.

Medium

Di queste lingue, molti sembrano avere solo una vaga intuizione.

Confusione... o storie oscure?
Confusione… o storie oscure?
L'italiano è una delle lingue straniere preferite.
L’italiano è una delle lingue straniere preferite.

Hurt me plenty

Alcuni però cercano di uscire dalla massa, di differenziarsi. È il caso certamente di questo ristorante “italiano”, di cui quattro finestre sulla strada erano decorate con questi poetici versi.

Eh?
Eh?
No, seriamente: secondo sedili, il pavimento nozze non mi sembra il caso.
No, seriamente: secondo sedili, il pavimento nozze non mi sembra il caso.
Il contatore di benvenuto!
Il contatore di benvenuto!
Con tutti i mezzi, si prega di godere il vino.
Con tutti i mezzi, si prega di godere il vino.

dreadnaut

Dreadnaut è un anziano signore che si lamenta dei giovani sugli autobus —insomma, è una vergogna— ed osserva il mondo che passa. Scrive di tanto in tanto su R'Lieh, ma è di casa altrove.

Un pensiero su “Scatti dall’oriente

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