Dopo un po’ che risiedi in un altro paese, dopo che inizi ad abituarti (inizi a convivere) agli usi e i costumi locali, alle geometrie dei luoghi (architettura ambientale, strade, uffici, case e uffici) ma soprattutto dopo che inizi a comprendere la filosofia di vita degli autoctoni puoi fare una valutazione su quello che potra’ essere il futuro in quel paese.
Ci saranno sempre punti a favore e punti contro, cose con cui non potrai adattarti mai e cose su cui potrai scendere a compromessi. E’ il bilancio finale che deve pendere verso il pro e non verso il contro. Altrimenti tutto diventa un esercizio di pazienza e non una esperienza salutare.
Fatto questo preambolo torno ad aggiornarvi su Malta e Maltesi (mentre sono seduto nella lobby di un hotel ad Atene, ma questa e’ un‘altra storia…).
Ammetto che i primi tre mesi siano stati veramente lunghi, questo credo perche’ sia dovuto al fatto che percepiamo il trascorrere diversamente quando siamo soli. Quando mi sono trovato ad analizzare i primi 90 giorni mi sembrava passato piu’ di un anno.
Vorrei focalizzarmi su alcune cose che ho scoperto:
- Perche’ molti maltesi ci
odianodisprezzano - Perche’ i maltesi sparano fuochi per tutta l’estate
- Perche’ i maltesi mangiano male
Perche’ i maltesi ci odiano (non tutti per fortuna)
Negli ultimi anni a Malta, nell’area tra Sliema e Ta’Xbiex, hanno aperto piu’ di 500 compagnie di iGaming e Betting. Secondo i dati della MGA in particolare gli operatori richiedenti licenza negli ultimi anni sono stati rispettivamente: 2014 : 101 , 2015 : 75, 2016 : 23.
Senza considerare tutti gli addetti al settore (consulenza, B2B, sviluppatori di videogiochi). L’operatore in realta’ e’ solo il “gestore” del sito.
Questo boom occupazionale ha generato una enorme richiesta di personale specializzato. Le universita’ maltesi sfornano un numero abbastanza buono di tecnici, ma non abbastanza per la richiesta del mercato. Soprattutto non ci sono ancora figure con esperienza sul campo (sono fattori molto diversi).
L’afflusso di immigrati da tutta Europa (Italia,Polonia, Bulgaria, UK etc etc) ha richiesto che anche il mercato immobiliare venisse incontro a tutto cio’. Ma invece di cercare una soluzione sensata, il maltese medio ha risposto nella maniera piu’ comune: cercare un ritorno economico nel piu’ breve tempo possibile.
Di conseguenza i prezzi di affitti e vendita delle case sono schizzati alle stelle, questo ha influito sul costo vita degli expat ma anche su quello dei maltesi che risiedevano in queste zone o che volevano trasferircisi per stare piu’ vicino al lavoro (su come i maltesi considerino le distanza tornero’ a parlare).
Il maltese under 30 summa cum sintesi ci vede come quelli che hanno fatto lievitare i prezzi, il maltese over 60 ci vede come quelli che portano via il lavoro ai giovani autoctoni.
E la cosa si percepisce molto chiaramente ve lo assicuro.
Non ho ancora le statistiche aggiornate, ma prima di questo boom del mercato (pre 2012-13 diciamo) la popolazione era di circa 400000 abitanti sparsi su tutto l’arcipelago (ok, magari la gente che viveva a Gozo si e’ trasferita per lavorare a Malta). Attendo quindi di sapere quanti immigrati ci siano in questo momento.
Un ultimo punto da aggiungere e’ che da quello che ho appreso, nei decenni passati molti italiani con pochi scrupoli hanno esportato un po’ di mafia anche a Malta, si sono in parte fusi con poco di buono locali e ci hanno rovinato la piazza. Quindi si, e’ anche in parte colpa nostra.
Perche’ i maltesi sparano fuochi per tutta l’estate
Sono orgogliosissimi dei fuochi di artificio, se li costruiscono da soli (non ho ancora capito dove) e dalla quantita’ sembra che il costo della polvere da sparo sia molto basso (cosa molto differente in Italia).
Iniziano a sparare alle 8 di mattina, ogni giorno. Continuano durante la giornata e alla sera naturalmente fanno un exploit finale.
Ora la tesi piu’ accreditata e’ che tengano lontani gli spiriti malvagi. Ma naturalmente deve essere solo una diceria.
- Perche’ i maltesi mangiano male
- La cucina mediterranea e’ la migliore al mondo, nella mia personale classifica la posso comparare solo a quella orientale Cino-Giapponese per vastita’ di risorse, idee, aromi e fantasia.
Mi aspettavo qualcosa di simile con qualche influenza nordafricana ma purtroppo non e’ cosi. Malta e’ stata per molto tempo colonia inglese, da questo paese ha assorbito il peggio. Per rendersene conto e’ sufficiente andare in qualsiasi super mercato o market locale e trovare carne proveniente da Irlanda o Gran Bretagna, formaggio inglese e dolci Cadbury. A volte si trova anche qualche prodotto dell’estremo oriente (Indonesia, Filippine etc etc) che da noi in Italia non arrivano. Questo e’ il grosso di quello che si trova in un supermercato. Poi ci sono i piatti locali:
- pastizi: sono come le sfogliatelle napoletane pero’ salate, al formaggio, ai piselli o al pollo. Costano 30-50 centesimi e ti riempono da morire.
- timpana: una specie di lasagna bella sostanziosa
- stuffat tal-fenek: il piatto nazionale, stufato di coniglio
- braġjoli: involtini di carne belli cicciotti
- ftira: ciambella di pane locale, farcita con verdure, uova o prosciutto. Si mangia spesso a colazione.
La cosa per me assurda per un arcipelago in mezzo al mare, e’ che vi siano pochissimi piatti a base di pesce/ Questo perche’ al maltese medio non piace il pesce. L’unico piatto decente che ho provato sono i calamari ripieni di tonno.
Spesso alcuni maltesi mi hanno detto che preferiscono la quantita’ alla qualita’, questo credo si applichi a molti aspetti della loro vita.
Update Aggiungo per finire un articolo che mi hanno linkato: Malta un mito da sfatare