In principio fu il Roomba. No, non è vero, in principio ci furono il Trilobite della Electrolux (1996) ed il DC06 della Dyson (2002), ma il Roomba (iRobot, 2002) fu il primo ad evitare gli ostacoli.
Comprai il primo Roomba circa 18 anni fa e non ne fui molto entusiasta. Puliva abbastanza bene, non si incastrava nei cavi ma a volte comunque da qualche parte di bloccava. Oltretutto era totalmente manuale, non esisteva una schedulazione del “turno di lavoro” ne tantomeno una app per monitorarlo.
Dopo 20 anni la tecnologia ci propone robot con scansione lased 3d della casa, app per la gestione di qualsiasi operazione e pure la possibilità di pulire oltre che aspirare. Leggi di qua leggi di la ho deciso a fine anno di investire in un modello spagnolo che aveva buone recensioni, il NetBot LS23 di Ikohs.
Dopo aver impostato la connessione WiFi al router, installato la app e configurato la voce (è una femmina cis) si può partire. La prima volta mentre pulisce esegue una scansione dell’ambiente. Terminata questa si possono definire le zone, che possono essere le stanze o parte di esse.
- Si può regolare la potenza di aspirazione e di conseguenza anche il rumore che emette.
- Si può pilotare manualmente via app.
La sua altezza non gli permette di passare sotto mobili bassi ma questo è un buon compromesso per avere un contenitore per la polvere e/o l’acqua abbastanza capiente.
Le poche volte che si “perde”, metti perché una scopa cade per terra e non la fa passare esclama un simpatico “oh nooo, I am lost!!!” . Ma ripeto è abbastanza intelligente per trovare una alternativa ad un percorso, per esempio tra la cucina ed il soggiorno ho un piccolo dislivello dovuto al parquet. Se la prima volta non ce la fa, torna indietro e prova da una altra angolazione.
La funzionalità migliore è comunque relativa alla pianificazione giornaliera/settimanale. Da remoto puoi monitorare i suoi spostamenti e sapere se tutto funziona correttamente.