Con l’avvento di ChatGPT (da pochi giorni anche in versione a pagamento) non c’è social media o mezzo stampa che non parli di AI in termini di conseguenze inarrestabili per il mercato del lavoro, in alcuni casi anche con accezioni catastrofiche.
Partendo da una semplice descrizione ed attraverso due semplici servizi online (per esempio ChatGPT e Synthesia) è possibile generare un video in cui un avatar legga per voi uno script, volendo anche localizzato nella vostra lingua preferita.
Quali sono le possibili conseguenze? E’ la fine del telegiornale come lo conosciamo ora? Rimarranno solo le interviste “live” in futuro?
Avremo una evoluzione del media cartaceo? Gli audiolibri sono un media pratico ed abbastanza diffuso: quanto tempo ci vorrà prima di avere i “videolibri”? Ovvero film generati a partire da un romanzo?
Provare per credere (trovate il typo nel video)
L’industria del cinema che si è sempre retta sul pilastro della post produzione quale revisione dei contenuti, aggiunta di effetti, rimozioni di particolari, adattamenti o censure, dovrà stare al passo con questi nuovi strumenti? Magari proponendo contenuti unici generati casualmente ad ogni visione. Lo stesso varrà per l’industria del videogioco, che ad oggi è quella che fattura di più?
Mentre per contenuti innovativi, interessanti ed unici si può essere anche ottimisticamente speranzosi, bisogna anche considerare tutto ciò che verrà utilizzato a scopo propagandistico e meramente pubblicitario.
Pensate alla quantità di fake news che circolano ad oggi in rete, allo spam che ancora circola via email. Ad oggi molti di questi contenuti sono facilmente identificabili da analizzatori automatici o banalmente dagli esseri umani, in quanto per lo più pieni di errori grammaticali o mal tradotti. Cosa succederà quando questa sottile demarcazione tra finto e reale verrà a mancare?
Posso immaginare che mentre alcuni ruoli possano sparire o venire modificati, nel prossimo futuro ne possano anche nascere di nuovi: il cacciatore di contenuti generati (AI-Hunter?), il randomizzatore di contenuti, il travel blogger di paesi che non esistono etc etc..