dal Blog :"La stanza di Phoebe"

La stanza di Phoebe

Trascrivo fedelmente poiche’ mi ha fatto rotflare.

Discoteca famosa del perugino. Tavolo centrale.

Primi di settembre 2003.

Ubriaca, sono davvero ubriaca. A mia discolpa posso dire che sono stata appena mollata da uno che millantava amore e devozione, sennò in genere non è che mi alcolizzo così. Insomma, stavo un cencio, con una espressione beota stampata in faccia, il bicchiere in mano e un paio di amici a farmi la guardia, che quando bevicchio divento rissosa.

Mi si avvicina uno.

Alto. Parecchio più alto di me. Non che ci voglia molto, sia chiaro.

Ammicca verso di me. Si avvicina e mi dice qualcosa all’orecchio.

Lui:”Vuoi un autografo?”

Io:”Eh????”

Lui (stizzito):”Ma che sei sorda? Ti ho chiesto se vuoi un autografo!!”

Io (ebete):”Ma perchè, tu chi c***o sei?”

Lui (ora incazzato come una biscia):”Come chi sono!!! Sono COSTANTINO!!”

Io (sempre più ebete):”Piacere, Phoebe!!”

Lui:”…”

A questo punto lui era diventato paonazzo, voleva picchiarmi e il tavolo tutto stava piegato in due dalle risate.

Mi hanno tirato via e portato a fare una passeggiata, mentre tre o quattro ragazzine urlanti lo rendevano felice di far vedere come si scrive il suo nome.

abdul

Abdul Alhazared, a.k.a. Al Azif, ha circa 1000 anni e gironzola su vari piani dell'esistenza. Dopo aver scritto il Necronomicon si è dedicato alla tecnologia e alla scienza, muovendosi di tanto in tanto in Europa.

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