GTA V recensione dell’italiano medio

Una volta tanto parto dalla fine, i titoli di coda. Perchè il segreto della bellezza di un gioco sta nella sua longevità OLTRE la fine di quello che può definirsi il percorso storico principale.

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A meno di un mese dall’uscita della versione per PC, finisco le 69 (non un numero a caso) missioni principali del gioco con uno spirito divertito.

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Riassumendo:

  • tre personaggi, gestibili separatamente oppure assieme in alcune missioni: Franklin, Micheal e Trevor
  • veicoli terrestri, marini ed aerei
  • una pletora di attività e sottogiochi (il subacqueo ed il paracadutista sono secondo me le più divertenti)
  • utilizzo del cellulare per chiamare i contatti (come in GTA IV), scattare foto in una sorta di app Snapmatic (tipo Instagram) e postarle sul sito apposito
  • GTA V Online (questo richiederebbe una review a parte)
  • il mercato azionario virtuale! a seconda dell’esito di alcune missioni, le azioni in borsa saliranno o scenderanno e voi potrete guadagnare su tutto ciò
  • Los Santos, ovvero Los Angeles. Per chi ama questa città, rivisitarla in questo modo è un piccolo sogno che si avvera

Le tre storie dei personaggi a cui riesci ad affezionarti, le missioni in generale ben studiate (ma abbastanza facili), una regia migliore di quella di GTA IV e le varie funzionalità extra (sottogiochi e modalità online) rendono GTA V un must per tutti, TRANNE CHE I MINORENNI

Come riassumerebbe il tutto l’italiano medio:

  • andare a maiale
  • “la strada è dei macchinoni”
  • bere e drogarsi

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abdul

Abdul Alhazared, a.k.a. Al Azif, ha circa 1000 anni e gironzola su vari piani dell'esistenza. Dopo aver scritto il Necronomicon si è dedicato alla tecnologia e alla scienza, muovendosi di tanto in tanto in Europa.

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