Ovvero Mortal Kombat X, decimo capitolo ufficiale della saga che ormai ha 23 anni. E devo dire che il gioco mi è piaciuto veramente molto.
Il capitolo IX era stato sviluppato bene ma mancava un po’ di quella giocabilità che rende il X un titolo che potrebbe tranquillamente rivaleggiare con Street Fighter IV o V di prossima uscita.
Velocità e fluidità degli scontri
non ho trovato il classico effetto “legnoso” del passato. Le combo sono ben assortite, idem gli stili (3 per personaggio) e l’aggiunta dell’interazione con il fondale è stupenda e cattiva al punto giusto (tipo tirare un monaco shaolin in faccia all’avversario.
Citazioni dall’intera saga e oltre
il gioco introduce sia i personaggi classici (invecchiati) che la nuova generazione, tra questi la figlia di Johnny Cage e Sonya Blade, Cassie, che mena come un mastro ferraio. Ma poi ci sono citazioni dal cinema di Hong Kong, come i pugnetti a catena di Kung Lao che sono una dedica diretta a Yip Man
Modalità di gioco a non finire
Senza citare la modalità multiplayer e relativa guerra di fazioni, le torri (ovvero il vecchio arcade mode, i bonus game e la cripta), segnalo la Storia che è diretta benissimo, introduce tutti i personaggi giocabili e presenta tutti i cameo della saga.
Fatality, Brutality e …
Beh le X-Ray erano state introdotte in MK9 ed erano già abbastanza simpatiche. Fatality e Brutality di grande spessore, oltre al fatto che si possono sbloccare le classiche di MK e MKII
Personaggi
Tendenzialmente (diciamo da MK4 in poi) avevo trovato alcuni personaggi veramente inutili e insulsi. Stavolta si sono veramente impegnati, o hanno trovato dei chara-designer di talento, per crearne di originali o ispirati “alla lontana” a personaggi di altre saghe:
- D-Vorah è la controparte Gore di Q-Bee di Vampire Savior
- Erron Black mi ricorda tantissimo Hol Horse di Jojo
- Kotal Kahn, Ogre di Tekken
Per concludere, bello bello bello!